La sera in piazza..

La sera in piazza..
Luci di sera

domenica 7 dicembre 2014

Sono partito da questa affermazione, timbro di:

Gianni Berengo Gardin

 



Questo screenshot, in un post di Daniela Ferranti sulla sua Home, mi sta facendo riflettere di cosa sia la fotografia e dove sia il suo CONFINE.

Ancora a chiedersi cosa sia la fotografia, mi sembra un po' un fuoriluogo, ed oggetto di discussioni fiume su ogni Forum, Blog e quanta'altro riguardi questa disciplina.

Da buon hobbista e con 44 anni di conoscenza fotografica alle spalle, mi permetto di "iniziare" a dire la mia.

Partirei dall'immagine...cos'e' un'immagine?
Dietro questa parola, si nasconde una pluricentenaria storia, quasi due secoli dal lontano Daguerre nel 1839 (credo).

Tanti distinguo andrebbero fatti ora che siamo nel 2014 e la tecnica da allora ha fatto passi enormi, la scienza pure e le persone sono cambiate oggettivamente nei due secoli che ci interessano della storia della FOTOGRAFIA.

La parola stessa, oggi, sconfina nell'immagine, nella creativita' soggettiva, nella grafica, nel documento.

La tecnica ha permesso anche di manipolarla, a volte in maniera controproducente, mostrando tutti i suoi limiti anche artistici di cio' che si vuol rappresentare o far conoscere.
UN ECCESSO come in ogni campo "stroppia".

Arrivo ad oggi, per chiarire alcuni concetti di fotografia moderna e di postproduzione che tanto sta a cuore ai fotografi cosiddetti "PURISTI"

La fotografia, la si fa con il cuore e con la mente, come tanti maestri blasonati insegnano, ma non solo, oggi la fotogrtafia la si fa anche con il computer, ovvero la si POSTPRODUCE.

Parolona che definisce la tecnica di "manipolazione" dei dati registrati dai sensori moderni, non piu' su pellicola in cellulosa, ma stati elettrici convertibili, che permettono la realizzazione su un pannello elettrnico dell'immagine scattata.

Paroloni...Certo ne e' passato del tempo.....

Ecco quindi che ai giorni nostri, questa nuova tecnologia ha permesso tante cose in piu'....anche la bruttura delle immagini....

Prima di parlare oggettivamente di cosa e' meglio, mi sovviene un altro pensiero, ovvero che i tempi sono cambiati...o ti informi e stai al passo e giudichi cosa e' o era MEGLIO o accetti quello che viene proposto, cercando diaffidarti al buon senso artistico di chi ti propone qualcosa....



Ho pensato di inserirlo anche qui il mio ragionamento fatto sul post di Daniela in "FOTOGRAFIA AL CONFINE"

Buongiorno, credo tu possa sapere che io avrei postato il mio pensiero e lo faccio.Concordo parzialmente sullo scritto di G.B.G. e mi spiego: 

1) FOTOGRAFARE 
e' una parola che racchiude molteplici significati e percorsi personali.UNO di questi e' la fotografia ( con mezzi e tecniche dedicate) di rappresentare il piu' correttamente possibile, quanto il nostro occhio vede in quell'istante.

PURTROPPO, quello che vorremmo "fotografare" passa attraverso un mezzo tecnico, sia chimico che informatico poi. Da Daguerre, con la dagherrotipia, ad oggi, la "riproduzione" di cio' che vede il nostro occhio e' stata studio di GRANDI della fotografia, che hanno sempre e dico sempre utilizzato, o modificato a loro piacere, cio' che la tecnica aveva in quel momento a disposizione, la scienza sposta il confine a secondo dell'era e del periodo. 

Mi sovviene di suddividere in tante categorie la sezione "FOTOGRAFIA", non credo esista una unica FOTOGRAFIA UNIVERSALE. 

Come tu mi insegni, anche l'occhio traduce la realta' in una "sensazione" e la fantasia, la segue...

Guardando le immagini chimiche di Robert C. Rene' Burri ed altri 
( chimiche, perche' in quel tempo era la chimica, la scienza della fotografia ERA IL MEZZO) reporter di guerra e non solo, fotografi "fedeli" di quella realta'...mi ricorda la STORIA della fotografia, che in quanto tale ha avuto la sua evoluzione ( parlo della tecnica, del mezzo) 

2) LA POST PRODUZIONE 
tipica tecnica ( non chimica, ma c'era anche li' e ci sono passato con il B/N negli anni pimi 70") che ti permette, diverse operazioni su quanto ha "VISTO" la macchina fotografica. 

Potrei scrivere un fiume di parole su questo argomento, lo stanno facendo in molti, ponendosi in una o altra posizione a volte rigida. Personalmente do po aver fatto di versi ragionamenti, mi vien da dire, che non esiste una posizione unica ed universale, ma tante sfaccettature, che di questo mondo fanno il "bello". 

Purtroppo in un mondo tecnoclogico in cui siamo giornalmente immersi, occorre accettare ( a volte forzatamente ) cio' che ci viene proposto, con un minimo di umilta' e capacita' cognitiva di separare quanto c'e' di trush e quanto invece la tecnica, CONOSCENDOLA puo' e potrebbe esserci utile. In maniera credo parziale, spero di aver dato un contributo di pensiero a questo, come lo chiami tu CONFINE

Esistono delle POSIZIONI, DEI FLUSSI DI PENSIERO, DELLE SCELTE ed e' porpiro per questo che amo la FOTOGRAFIA, L'IMMAGINE, L'ARTE DELLA FOTOGRAFIA. 

perche' il mio orrizzonte sara' sempre un asintoto irraggiungibile, perche' la tecnica galoppa in parallelo alla mia fantasia.

Mi viene quasi da correggere il titolo di Morgan Freeman (l'occhio del fotografio) con L'OCCHIO, LA TECNICA ED IL MEZZO DEL FOTOGRAFO. Io cerco di andare avanti....non rimango ancorato a preconcetti, perche' il mondo cambia la tecnica evolve, ed e' proprio la tecnica a volte che aiuta la mia fantasia. 

Quello che scrive G.B.G. dietro alle sue fotografie, la ritengo anche "un'azione commerciale" si e' messo dalla parte di chi fotografa, ( questa e' la parte che condivido) valutandone la post-produzione personalmente e non accettando cio' che il postproduttore stampa, credo scartando le immagini che non riproducono cio' che ha "visto" nell'oculare o stando a fianco dello stampatore e dando ufficialita' con lo scritto dietro le sue immagini, che credo non stampi personalmente. 

Potrei continuare questo ragionamento su ciascun fotografo che ha fatto delle "scelte" ben precise, che vengono soprattutto per anni di esperienza e per sensibilita' oggettiva di ciascuno. 

To be continued...( non so quando...) 

Un paradosso, perche' i grandi non hanno mai scattato con la "POLAROID ISTANTANEA" ? ( pochi grandi...lo hanno fatto) 

Anche la tecnica vuole la sua parte? 
Come si valuta una postproduzione all'eccesso? 
Qual'e' il confine? 
Personalmente non lo so, 
sicuramente esistono fotografie brutte e postprodotte male, per riconoscerle, occorre la tecnica e la conoscenza, proprio per evitarlo 
BUONAGIORNATA E BUONA LUCE A TUTTI E GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO PENSIERO.
Max.
 

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